Case Basse – Memoria visiva di un borgo marinaro

Un’opera che racconta il cuore pulsante di Case Basse, l’antico quartiere di pescatori di Paradiso, Messina, un luogo intriso di storia e poesia. Attraverso un collage digitale composto da 27 scatti, ogni elemento viene estratto, isolato e ricomposto in una visione surreale e stratificata, dove realtà e memoria si fondono in un’immagine carica di significati.

Una composizione tra realtà e immaginazione

La scena si sviluppa su più livelli visivi: l’acqua del mare, che invade il suolo in un moto perpetuo, sembra inghiottire la realtà, mentre le vecchie catene arrugginite, simbolo del legame con il passato marinaro, emergono quasi come radici profonde che ancorano il borgo alla sua storia. Una Fiat 124 d’epoca, abbandonata ma ancora presente, rappresenta il passaggio del tempo, il contrasto tra immobilità e cambiamento.

Le case tipiche dell’architettura spontanea dei pescatori, si mescolano a elementi di vita quotidiana: una piccola finestra verde aperta, che sembra osservare il futuro, e piante che si insinuano tra i dettagli della composizione, simbolo della resilienza della natura rispetto al degrado urbano. Il tutto è arricchito dalla presenza di un cane solitario, testimone silenzioso di una comunità che si è trasformata nel tempo.

Un tributo alla poetessa Maria Costa e alla cultura del mare

Case Basse non è solo un luogo, ma un simbolo della tradizione orale e della cultura marinara di Messina. Qui visse Maria Costa, la “poetessa del mare”, custode di un dialetto antico e di storie che affondano le radici nelle onde dello Stretto. Quest’opera diventa quindi un tributo alla memoria collettiva, un’istantanea che raccoglie frammenti di vita e li restituisce in una nuova narrazione visiva.

Esposizione alla Notte della Cultura di Messina

Quest’opera è stata esposta in occasione della IV Notte della Cultura di Messina, presso l’Associazione Motonautica e Velica Peloritana, insieme alle creazioni di Alessandro Coletta, Francesca Fulci, Antonella Mangano, Gianluca Scalone e Valeria Trimboli.

L’evento ha celebrato l’arte come strumento di racconto del territorio, ponendo l’accento sulla capacità delle immagini di restituire emozioni e storia attraverso la fotografia e la grafica digitale.

Arte e fotografia: un nuovo modo di vedere la realtà

Come artista e graphic designer, il mio obiettivo è trasformare la fotografia in una narrazione visiva che vada oltre la semplice rappresentazione. Attraverso il collage digitale, ogni dettaglio diventa parte di un racconto più grande, dove passato e presente dialogano in un’unica immagine.

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